Pentax K-50

Marca: Pentax
Modello: k-50
Tipo: DSLR
Tipo sensore: APS-C stabilizzato da 16.3Mp
Innesto obiettivi: Baionetta K (chi avesse in casa vecchissime lenti anche degli anni ’70 le può montare ed usare senza problemi)
Otturatore: a tendina da 30” a 1/6000 + posaB
ISO:100-51200 

immagine del produttore

Venduta solitamente in kit con varie configurazioni di obiettivi (tutti tropicalizzati e quindi resistenti quanto il corpo):
Corpo + 18-55 f3.5-5-6
Corpo + 18-135 f3.5-5-6
Corpo + 18-55 f3.5-5-6 + 55-200 f4-5.6 

Uscita di produzione già da qualche tempo, è ancora possibile trovare nei negozi dei fondi di magazzino a prezzi stracciati.
Presentata sul mercato nel 2013 con lo slogan quantomai appropriato “la reflex per l’outdoor”.

Una premessa è doverosa: avvicinandosi ad una fotografia più “pensata” ci si ritrova sempre di fronte alla decisione del marchio a cui affidarsi. Scegliere in base alle caratteristiche di un singolo modello è errato… ancor più lo è acquistare la reflex/mirrorless entry-level al momento in offerta. Scegliendo un marchio scegliamo un SISTEMA di cui il corpo macchina alla fin fine sarà solo uno dei tanti oggetti che comporranno il nostro corredo tra obiettivi, flash, telecomandi, trigger. E tra tutti i componenti del corredo il corpo è sempre quello dalla vita più breve.

Per maggiori approfondimenti a riguardo faccio riferimento a questo articolo:
LA SCELTA DELL’ATTREZATURA

Detto questo vi dico sinceramente che nel 99% dei casi Pentax non è mai la scelta migliore.

Se pensate di fare video cercate altrove, se cercate rapidità assoluta per la caccia fotografica cercate altrove, se cercate la piena compatibilità con ottiche di terze parti cercate altrove, se cercate un’autofocus denso – veloce – precisissimo – infallibile cercate altrove.

Ho scelto Pentax solo per un motivo: La leggendaria tropicalizzazione e qualità costruttiva. Corpi in magnesio e guarnizioni a tenuta di acqua e polvere (non è subacquea, ma c’è chi le lava) che negli altri marchi si trovano solo nei prodotti più professionali e quindi più costosi, qui sono di serie su tutti i corpi e sulla maggior parte degli obiettivi; anche i più economici. Quando la acquistai io pagai la mia k-50 con obiettivo 18-55 400€, fuori da Pentax il corpo macchina tropicalizzato più economico era la Olympus OM-5 che costava più del doppio (ottica esclusa).

La tecnologia fa passi da gigante ma si tratta di una reflex che ancora adesso reputo, per il mio modo di vedere, di gran lunga superiore alle alternative entry-level Canon e Nikon.

Non poche le caratteristiche che ha la K-50 -come tutte le altre Pentax oggi in catalogo- e che in altri marchi si trovano solo in modelli di fascia superiore: la presenza della doppia ghiera per tempi e diaframmi, la presenza di un vero pentaprisma nel mirino (altri marchi nella stessa fascia di prezzo usano specchi), la possibilità di fare la regolazione fine dell’autofocus e la stabilizzazione del sensore.
Questo punto è importante perchè il sensore stabilizzato si trova solo sulle mirrorless più recenti e permette di avere questa utile funzione anche con obiettivi vecchi.

Per quanto riguarda il discorso rumore e qualità dell’immagine non ci si può lamentare. La tenuta agli ISO è buona (direi ottima considerando l’età), e la risoluzione è più che sufficiente. So che siamo abituati ad avere cellulari da 20 e più Mpx ma chi sa come funziona una fotocamera sa che non è nella quantità dei pixel la qualità. Non so quali siano i reali limiti di dimensione ma dai suoi 16 Mpx ho fatto stampe fino a 100×70 cm senza problemi…. inoltre consideriamo che da queste fotocamere non si tirano fuori delle immagini JPEG ultra compresse ma dei file grezzi (RAW) che in questo caso arrivano a pesare fino a 20Mb a foto. Su risoluzioni superiori bisogna pensare anche a fare un investimento di qualche centinaio di € per delle schede SD con una velocità di scrittura sufficiente per star dietro al peso enorme delle foto in sequenza e parecchie centinaia di € per il PC che poi dovrà gestire, sviluppare ed archiviare questa mole di dati.

A livello di utilizzo il corpo risulta leggermente più pesante delle entry-level di altri marchi, cosa ovvia viste le caratteristiche costruttive, ma ugualmente compatto. Costruita in lega di magnesio e con ogni ghiera, sportello o tasto dotato di una guarnizione che ne limita l’ingresso di umidità o polvere. Attenzione però, non è impermeabile… diciamo che resiste a qualche secchiata d’acqua.
Si apprezzano subito la presenza della doppia ghiera, la qualità del mirino, l’ergonomia generale ed il fatto che i comandi fisici sono pochi e ben distribuiti (cosa utile a chi è alla prima esperienza con una macchina non automatica, troppi tasti alla fine confondono chi per imparare deve concentrarsi sulle funzioni base).

Mancano ovviamente tutti gli orpelli “tecnologici” presenti sui modelli più recenti come il Wi-fi, il touch-screen, l’LCD orientabile (tutti aggeggi che non servono a migliorare la qualità della fotografia) ma ha la modalità ripresa intervallata che permette di far funzionare la macchina come se fosse collegata ad un intervallometro esterno. Ottima cosa per chi vuole cimentarsi in time-lapse o progetti simili.
I menù sono semplici ed intuitivi ma comunque una lettura al manuale è d’obbligo visto che le possibilità che offre sono davvero tante sia a livello di tecnica (filtri, profili colore, modalità, gestione dei flash, gestione del fuoco….) sia a livello di personalizzazione dei comandi.
La camera è dotata di un flash pop-up che può essere usato anche per pilotarne un esterno che, se compatibile, può dosare la potenza in automatico (TTL).

Non mancano ovviamente anche gli aspetti negativi:

L’autofocus è tradizionale se usato con il mirino (11 punti) o a contrasto se usato in live wiev (cioè guardando sul monitor). Tendenzialmente lento rispetto alla concorrenza ha varie modalità di funzionamento dal punto singolo al completamente automatico. Sul corpo è posizionato un’illuminatore di colore verde che serve per aiutare il sistema ad agganciare il soggetto con scarsa luminosità ma non fa mircoli.
Per la mia esperienza la modalità continua è completamente inutilizzabile, almeno con lenti buiette come il 18-55, un pochino migliora montando un’ottica più luminosa (lenti Pentax 2.8) ma non è una cosa su cui si possa far affidamento. 
Il lato video è veramente “rozzo” e non offre molte possibilità, ma se vi interessa quello sicuramente avete già scartato Pentax in partenza.

Questo modello (come il precedente k-30) è noto perchè in alcuni esemplari si manifesta un problema al sistema magnetico di sollevamento dello specchio che si traduce in foto scure ed inutilizzabili. Pare che gli esemplari più recenti ne siano esenti e che si manifesti più spesso in corpi macchina che non vengono usati spesso. La garanzia italiana (FOWA) dura 4 anni trascorsi i quali la riparazione è a carico del proprietario. Per gli amanti del fai-da-te elettronico ci sono tutorial che illustrano come risolvere il problema in casa a costo zero ma serve buona manualità (si tratta di smontare, modificare e rimontare parti di elettronica e meccanica di precisione).

Ultima considerazione va fatta pensando al fatto che chi sceglie questo prodotto lo fa come primo approccio ad una fotocamera non automatica: bisogna studiare.
Non solo il manuale ma la fotografia più in generale. Se dovete usarla in automatico per ottenere dei jpeg comprate una compatta ed otterrete immagini nettamente migliori: questo perchè le compatte -sopratutto i cellulari- sono dotati di processori che ottimizzano vari parametri ed elaborano l’immagine secondo algoritmi sofisticati per renderla visivamente migliore. Tutto questo una reflex o mirrorles non lo fa perchè sono progettate per essere usate da persone che vorranno decidere in autonomia come gestire questi parametri sia al momento dello scatto che durante lo sviluppo.
Non pochi comprano la reflex e poi la abbandonano nell’armadio arrabbiati perchè “inspiegabilmente” le foto fatte col telefono vengono meglio.

Concludendo è un modello che sotto l’aspetto delle dotazioni non nasconde i suoi anni ma che -se si guarda alla sostanza e non al contorno – è ancora un’ottimo acquisto da fare, specie per gli amanti della vita all’aria aperta che hanno il loro primo approccio ad una macchina fotografica ad ottiche intercambiabili.

Link al sito del produttore: https://www.ricoh-imaging.it/it/reflex-digitali/group/6/body/overview/PENTAX-K50.html