Genesis C-3

Marca: Genesis
Modello: C3 (solitamente venduto in kit con testa a sfera BH-34)
Uso: Fotocamera+obiettivo di medie/piccole dimensioni
Costo: 170€ treppiede C3 compreso di testa a sfera BH-34 e sacca da trasporto
Materiale: fibra di carbonio (testa in alluminio).
Peso treppiede: 1360g Peso testa a sfera: 340g

immagine del produttore

Da tempo si parla dei treppiede di questa marca come prodotti miracolosi addirittura di pari qualità rispetto ai blasonati (ed italiani) Manfrotto ad un prezzo di molto inferiore.

Prodotti in Polonia offrono una gamma apparentemente ristretta ma che di fatto copre tutte le esigenze: la serie 1 per fotocamere compatte (diciamo nella fascia di mercato del Manfrotto BeeFree), la serie 3 per APS-C o m4/3 ma anche FF con ottiche non impegnative (fascia di mercato del Manfrotto 190 e 290), serie 5 per attrezzature più importanti (fascia di mercato del Manfrotto 055). Di ogni serie esistono due varianti ovvero la A con costruzione delle gambe in alluminio e la C in fibra di carbonio.

Maggiormente nota ed apprezzata ovviamente è la serie C che offre la leggerezza del carbonio a prezzi veramente molto ma molto appetibili. A noi canoisti non è che serva risparmiare quei 2 o 300g di peso… ma fa sempre comodo per qualche gita in montagna.

Dopo aver passato al momento dell’acquisto parecchio tempo in negozio a soppesarlo e provarlo, ho optato per il C3 visto che non è uno strumento che uso spesso ed il risparmio rispetto ad un Manfrotto 190, che conosco bene e che desideravo, non è poca roba. Praticamente al prezzo delle sole gambe in alluminio del 190 si porta a casa il C3 in carbonio con già la testa a sfera ed una sacca imbottita per il trasporto.

Mi si perdonerà se insisto con il tirare in ballo la celeberrima ditta piemontese ma di fatto quello è il punto di riferimento assoluto per questi prodotti; oltretutto molti amici hanno Manfrotto di serie professionali (190 o 055) quindi quelli conosco e con quelli l’ho confrontato più volte sul campo.

A far gola, oltre al prezzo, sono anche le caratteristiche, le dotazioni e gli optional che da questo prodotto.

Caratteristiche costruttive

Il treppiede si compone delle gambe a quattro sezioni il cui angolo che ne decide la larghezza può essere regolato in tre step per trovare il giusto compromesso tra stabilità ed altezza o semplicemente per aiutarsi a mettere “in bolla” il cavalletto su terreni sconnessi. L’allungamento della gamba è con giunto a vite. Personalmente ero abituato alle clip, che preferivo, anche se la moda del momento pare essere la vite… basta farci l’abitudine e tutte le sezioni si sbloccano con un solo colpo di mano. Alle estremità i piedini in gomma possono essere rimossi per scoprire i puntali in metallo, altra chicca questa che farà risparmiare chi usa il cavalletto in outdoor ed altrimenti dovrebbe comprare a parte il kit di piedini in ferro (i puntali metallici Manfrotto costano circa 35€).

La colonna centrale, anch’essa in carbonio, oltre che essere regolata in altezza può essere sfilata dal suo alloggiamento e rimontata a testa in giù per arrivare a livello del terreno o essere completamente rimossa e sostituita con un corto supporto fisso per la testa (supporto in alluminio ovviamente anch’esso in dotazione). Molti montanari apprezzeranno il risparmio di peso che si ha nel lasciar a casa la colonna centrale montando la testa direttamente sullo snodo centrale.

Una delle tre gambe si può svitare ed accoppiare alla mini colonna per creare un monopiede, altra soluzione che permetterà di risparmiare l’acquisto di un mono per uso occasionale. Sotto la colonna vi è un gancio utile a zavorrare il cavalletto per aumentarne la stabilità, utilissimo per i paesaggisti che fotografano in montagna o in luoghi ventosi.

La testa e la colonna sono unite tramite una doppia vite che all’occorrenza può essere usata anche per avvitare una fotocamera (o, più verosimilmente, un supporto per flash o sistemi di illuminazione) direttamente sulla colonna senza usare nessuna testa.

Il cavalletto si richiude su se stesso con la colonna tutta alzata occupando così veramente poco spazio -solo 50cm di lunghezza- nonostante da completamente esteso raggiunga la ragguardevole altezza di 171cm testa esclusa; mentre volendo scattare a rasoterra aprendo completamente l’angolo delle gambe e montando la colonna corta si riesce ad arrivare a circa 20 cm dal suolo (ma per macro a terra c’è sempre la possibilità di montare al contrario la colonna lunga e arrivare veramente con la fotocamera a livello del suolo).

La testa a sfera BH-34

La testa è la classica a sfera con piastrina tipo arca-swiss, una vite sblocca il movimento attorno all’asse di rotazione verticale mentre quelle più grossa libera la sfera che consente tutti i movimenti; ovviamente ha una posizione di “abbattimento” per lo scatto in verticale.
Non vi è molto da dire, per essere la testa data come dotazione base è davvero molto robusta, completamente metallica e ben fatta. Se non si hanno particolarissime esigenze per uso generico può già essere la testa definitiva.

Sul sistema di blocco della piastrina vi è una bolla circolare mentre sul lato opposto una lineare.

Le mie opinioni

l’unica foto che gli ho fatto, in posizione non convenzionale

Dopo aver maneggiato parecchi Manfrotto professionali appena preso in mano in negozio la differenza di qualità l’ho notata. Non sul carbonio che è di pregevole fattura nè tantomeno sulla testa che è veramente di alta qualità… ma sui meccanismi a vite per l’allungamento delle gambe o sui leveraggi e perni per la loro apertura. Ne faccio un uso sporadico ma spesso capita di trovare i meccanismi allentati. Le viti delle gambe non hanno più tutte la stessa durezza, anche se restano tutte perfettamente efficaci e sicure; semplicemente alcune risultano più dure ed altri più morbide. Il sistema di apertura delle gambe necessita di periodici controlli nel serraggio (le brugole sono incluse nel pacco).
Il problema più fastidioso e pericoloso l’ho riscontrato sul fissaggio della testa alla colonna; anche la vite che li collega tende ad allentarsi rischiando di far staccare la testa, con la fotocamera attaccata, durante l’utilizzo.
Tutti questi problemi credo siano causati dagli sbalzi di temperatura dato che abitualmente lascio il treppiede in auto e quindi esposto ad ampi e frequenti cicli di variazioni di temperatura. Ho semplicemente preso l’abitudine di controllarne che la testa sia ben salda prima di ogni utilizzo.

Anche la resistenza alle sollecitazioni – con la classica prova del colpetto mentre è in posizione di operatività per osservarne le vibrazioni- è fortemente a favore di Manfrotto ma qui c’è una gradevole sorpresa: basta togliere i piedini in gomma e lasciare scoperti i puntali in ferro per avere un treppiede perfettamente stabile ed esente da vibrazioni. 

Certo ad un professionista, o comunque ad un amatore esigente e che ne fa uso con alta frequenza, consiglio senza dubbio di spendere qualcosa in più e rivolgersi l’affidabilità e la qualità di un Manfrotto. Capita sui vari forum di leggere che questi Genesis sono di qualità pari o superiore ma secondo me chi scrive cose simili non ha mai preso in mano un Manfrotto professionale (quei treppiedi marchiati Manfrotto che si prendono a 50€ o meno nei vari negozi di elettronica sono cinesate rimarchiate… i prodotti professionali sono di ben altro livello)… Così come non credo sopporterebbe bene ed a lungo alte frequenze di utilizzo.
Però facendo due conti e considerando l’uso sporadico e le esigenze basiche che ho io trovo che il Genesis sia un ottimo acquisto ed alla fine la “fatica” di dover andare ogni 5 o 6 mesi a serrare un paio di viti allentate ne vale assolutamente il risparmio. Peso ridotto ed sistema di chiusura ultra compatto lo rendono ideale per le escursioni o i viaggi, va con qualunque zaino senza né pesare né ingombrare troppo; entra facilmente nel gavone di un kayak; si lega senza problemi ad una borsa fotografica a tracolla di piccole dimensioni senza impicciare mentre si gira in città a piedi o coi mezzi pubblici; nel bagagliaio dell’auto se ne sta in un angolino senza diminuire la capacità di carico.
Un prodotto che si fa apprezzare non per l’altissima qualità in senso assoluto ma sicuramente per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Link al sito del produttore:

treppiedehttp://www.genesisgear.pl/en/tripods/57-genesis-c3en

testahttp://www.genesisgear.pl/en/heads-and-rotators/85-genesis-bh-3