Manuale di canoa e kayak

Titolo : Manuale di Canoa e Kayak – agonismo e turismo in acque calme e bianche
Autore : Paolo Pendola
Prezzo : non più in commercio
Anno : 1985
Editore: MEB

Un manuale che vuole raccontare con la maggior ampiezza di spettro possibile tutti quelli che sono gli sport di pagaia… o meglio… quelli che erano gli sport di pagaia.
Sicuramente valido ai suoi tempi oggi in realtà va preso per un cimelio che racconta qual’era lo stato dell’arte ad inizio anni ‘80. Si parla di tutte le specialità agonistiche sia in kayak che in canadese ed anche qualche accenno di turismo sia marino che fluviale.

Certo che la tecnica delle manovre di base, a cui è riservato solo un breve spazio, può essere ancora considerata un valido punto di inizio ma andando oltre certe cose fanno sorridere; o meglio fanno capire quanto rapida sia stata l’evoluzione della canoa moderna in un periodo così breve. In fin dei conti dagli anni ‘80 ad oggi è passato davvero pochissimo tempo rispetto alla storia millenaria delle imbarcazioni di cui stiamo parlando.
E così si può leggere dello standard costruttivo delle barche da competizione fatte con legno di cedro in fogli o del consiglio di assicurare la canoa al portapacchi dell’auto con la cinghia delle tapparelle; discorso interessante sui salvataggi: ne sono riportate solo due modalità: la prima da effettuare in solitaria è un antenato del rientro a cow-boy e la seconda, che non avevo mai sentito, consiste nell’affiancare due canoe in maniera parallela, porre le pagaie trasversalmente sui due scafi in modo da creare due barre su cui far peso con le braccia a mò di parallele. Una tecnica che mi vien facilissimo immaginare il perchè sia stata abbandonata e non ve ne sia oggi più traccia.

In contrapposizione ad un altro libro datato ovvero “Corso base di Canoa e Kayak” (tutt’ora in commercio), che risulta più recente di pubblicazione di soli 5 anni, questo manuale risulta invecchiato decisamente più rapidamente.

Qualche aneddoto interessante lo si trova nel capitolo riservato alla storia dove viene raccontato a grandi linee il processo che ha portato alla nascita della federazione italiana partendo dalla nascita come sezione della Regia Federazione Italiana Canottaggio nel ‘36 fino ad arrivare FICK.

Libro di 169 pagine in copertina morbida corredato da disegni in bianco e nero e qualche fotografia.

A chi consiglio questo libro: agli amanti del vintage, che conservano in garage come una reliquia la loro Azzali KSA ed ogni tanto amano usarla magari con una sempreverde barca dell’Alessandrini.
Oppure a quelli che hanno un qualche interesse nella storia: non è raro vedere kayaker che si documentano sulle origini del kayak tradizionale studiando le popolazioni inuit ed aleuti ed allora perchè non informarsi anche sulla “storia moderna”?
Oltretutto si ha la possibilità, essendo inseriti nell’ambiente, di poter parlare con gente che quella storia l’ha vissuta o addirittura l’ha scritta.