Sea Kayak Rescue

Titolo : Sea Kayak Rescue: The Definitive Guide To Modern Reentry And Recovery Techniques
Autori : Roger Schumann, Jan Shriner
Prezzo : 15-30€ a seconda della libreria
Anno : 2007
Editore: Rowman & Littlefield
EAN:
9780762743285
Lingua: Inglese (non tradotto in Italiano)

Se siamo alla ricerca di un’opera completa sulle manovre di soccorso, rientro e recupero della posizione in kayak da mare ecco… l’abbiamo trovato!

Già dalla prefazione e dai capitoli introduttivi ci si accorge che si tratta senza dubbio di un’opera ben fatta su cui gli autori hanno lavorato parecchio.

Si parla non solo di manovre viste come “gesto tecnico” ma più in generale di “incidenti” ed imprevisti nel mondo del kayak da mare. I primi capitoli servono da premessa ed introducono concetti fondamentali a partire dalla prevenzione, analisi dei rischi, preparazione ed attrezzatura. Si introduce un concetto nuovo ed interessante: la suddivisione e differenziazione tra rescue” (soccorso/salvataggio),reentry” (rientro) e recovery” (recupero). Si parla ovviamente anche dell’importanza di imparare e tenere continuamente allenate le proprie capacità ad effettuare queste manovre non solo in acque calde e tranquille ma in condizioni reali ricordandoci che il nostro grado di abilità non si misura con le condizioni peggiori in cui so condurre un kayak ma con le condizioni peggiori in cui sono in grado di rientrare dopo una scuffia o di soccorrere un compagno in difficoltà.

Il libro -pur breve- è davvero molto completo. Oltre alle nozioni che ci si aspetta da un manuale si trovano molti spunti di riflessione tra quelle che potrebbero sembrare delle semplici note di contorno. Tratta di appoggi, rientri con e senza ausili, soccorsi e traini tenendo conto di una gran quantità di possibili variabili come le particolarità ad esempio dei kayak doppi o degli skin-on-frame, del soccorso a pagaiatori poco esperti o molte altre variabili che potremmo trovarci ad affrontare in una pagaiata reale… che è molto differente da una sessione di allenamento fatta di fronte alla sede del proprio club.

Una cosa che ho veramente apprezzato moltissimo è la presenza, alla fine di ogni argomento, di una scheda chiamata real life rescue in cui viene raccontato un incidente reale visto nella sua completezza.
“Impara dagli errori degli altri, non vivrai mai abbastanza per commetterli tutti tu” è una frase di Roosvelt che mi ripeteva sempre un insegnante di volo a scuola quando si passavano ore ad analizzare inchieste su incidenti aerei. Questi racconti sono un grande valore aggiunto al manuale perchè permettono, oltre che di inquadrare la manovra eseguita in un evento reale, anche di vedere con occhio critico l’incidente pensando a come si sarebbe potuto evitare mettendo in luce tutta la catena di omissioni, errori o superficialità che hanno portato al concretizzarsi di un rischio. Il concetto fondamentale enunciato all’inizio dello scritto è che il miglior soccorso è quello che non devi fare.

Libro di 120 pagine in copertina morbida corredato da foto in bianco e nero. Scritto in Inglese ma anche chi ha qualche difficoltà con la lingua -come me- lo può leggere abbastanza facilmente (magari tenendo sotto mano un traduttore per alcuni termini…che spesso fanno parte del gergo kayakkysta/marinaresco per cui non fa male assimilare anche quelli).

A chi consiglio questo libro: Vista la mancanza di alternative in lingua italiana direi che chiunque voglia fare qualcosa di un minimo impegnativo in kayak lo deve avere in biblioteca. Anche in lingua inglese testi così completi sull’argomento non ve ne sono poi molti: so dell’esistenza di un altro manuale, tra l’altro dal titolo simile, di cui tutti parlano bene ma che risulta di difficile reperibilità. Questo volume si trova in parecchi negozi on-line italiani ed alla libreria del Mare di Milano ma io non ho avuto difficoltà a farmelo arrivare alla libreria di fiducia… insomma non ci sono scuse per non averlo!
E’ uno di quei libri che è bene leggere ed ogni tanto riprendere; la rilettura anche parziale man mano che si progredisce e si mettono in pratica queste manovre in incidenti reali offre sempre nuovi spunti di riflessione o discussione.