Werner Tybee FG

Marca: Werner
Modello: Tybee FG IM
Uso: allround
Dimensioni:
lunghezza totale disponibile da 190 a 260 cm a passo di 5 cm
cucchiaio 43×18.25 cm – superficie 608cm2
Disponibile intera, divisibile in 2 o 4 parti
Peso: 950g in pezzo unico, 1018g divisibile in 2, 1126g divisibile in 4
Costo: 170€ divisibile in 2 (prezzo 2020)
Made in: The State of Washington – USA

immagine del produttore

Werner è uno dei marchi del made in USA top al mondo per la produzione di pagaie da turismo che siano per canoa, kayak, SUP sia per acque bianche che per mare.

La Tybee è il modello entry level di questo marchio ma ha alcune caratteristiche di una pagaia “PRO”.

Sul sito viene descritta così: “For those that take a more casual approach to paddling, we still want you to experience the feel of a Werner Paddle on the water.”. Questa descrizione mi trova d’accordo solo in parte. Se è vero che le caratteristiche tecniche di questa pagaia danno una “experience to feel” di alto livello grazie ai materiali di qualità ed allo snodo centrale regolabile non trovo per nulla vero che sia una pagaia che permetta un approccio “casuale” o spensierato.


Io ho la versione divisibile in due (l’unica che si trova dai rivenditori in Italia che io sappia) lunga 215cm.

Il manico, nonostante sia il modello base, è lo stesso in carbonio delle pagaie Werner con le pale in fibra, ovalizzato nella zona dell’impugnatura. Al centro c’è lo snodo con cui si può regolare l’inclinazione delle pale a step di 15° sia verso destra che verso sinistra così da poter scegliere l’angolo con cui ci troviamo meglio e far contenti anche noi mancini che magari apprezziamo una pagaia impalata al contrario. Non è possibile regolare la lunghezza che rimane sempre fissa. Bisogna prestare un pochino di attenzione nel caso in cui venga lasciata smontata in spiaggia perchè se ci si infila la sabbia il meccanismo di giunzione potrebbe incepparsi o non bloccarsi, nulla comunque che una veloce sciacquata non possa risolvere.

Werner Tybee (gialla) vs. Prijon RIM Ardeche (rossa) casualmente in tinta coi kayak


Il cucchiaio per questa versione economica è in materiale che si potrebbe definire “composito ibrido”: Nylon stampato con una tecnologia ad iniezione che combina la fibra di vetro con la plastica così da ottenere una pala comunque molto sottile e leggera.
Non mi trova completamente in accordo la descrizione perchè secondo me questa pagaia richiede un minimo di approccio tecnico. Avevo elogiato la Prijon Ardeche in quanto pur essendo una High Angle si adatta benissimo ad angoli di attacco minori grazie alla pala allungata e molto generosa. La Tybee ha una pala corta e spiccatamente asimmetrica, per lavorare bene ha bisogno di angoli alti e si avverte subito, in maniera netta, la perdita di efficienza se si pagaia basso. Ci ho fatto particolarmente caso quando, dopo più di un anno e mezzo ad usare solo la groenlandese, l’ho ripresa per una maratona fluviale di 42km… per i primi 30 mi lamentavo di una scarsa presa in acqua poi, quando mi sono riabituato a stare alto ha iniziato a lavorare come si deve.
Comunque nella vasta gamma di produzione di questo marchio la Skagit è la sorella, nella categoria della Tybee, caratterizzata da una pala studiata per angoli più bassi.


La Tybee si rivolge soprattutto al mercato di coloro che devono scegliere la prima pagaia e vogliono un prodotto che sia, oltre che di grande affidabilità, un compromesso tra la riduzione di peso offerta dal materiale composito ed un prezzo accessibile con il plus -non da poco- della divisibilità e regolazione dell’inclinazione.



Una pagaia robusta, affidabile, duratura e divisibile. Ideale come primo acquisto. Nell’evoluzione del materiale si avrà sia voglia di migliorare la propria attrezzatura in base alle proprie esigenze sia la necessità di avere una pagaia di riserva da tenere sul ponte. Ecco che quindi, con il nuovo acquisto, la Tybee continuerà a seguirvi nel ruolo di pagaia di rispetto.


Link al sito del produttore:

http://wernerpaddles.com/paddles/tybee-fg