Tre uomini in barca (per non parlar del cane)

Titolo : Tre uomini in barca (per non parlar del cane)
Titolo in lingua originale: Three Men in a Boat (To Say Nothing of the Dog)
Autori : Jerome K. Jerome
Prezzo : variabile a seconda dell’edizione
Anno : 1889

Ok, non si parla di canoa o kayak in senso stretto… ma leggendolo spesso ci si ritrova nello “spirito avventuriero” che anima i protagonisti ed, infondo, possiamo pensare che non vi sia poi molta differenza tra l’esplorare un fiume in canoa o con una barchetta a remi.

la copertina di una delle moltissime riedizioni italiane


Credo si possa definire un classico della letteratura.
La storia che porta alla nascita di questo scritto è unica ed è il preludio perfetto per prepararsi mentalmente alla lettura:
L’autore era fermamente intenzionato a scrivere una sorta di “guida turistica” ad uso dei canottieri che intendessero percorrere il Tamigi in barca. Un testo che facesse un po’ da riferimento per le escursioni fluviali ricco di riferimenti storici, culturali e paesaggistici il cui titolo originariamente doveva essere “la storia del Tamigi”. L’idea avuta durante la stesura fu quella di arricchire il serissimo testo con aneddoti divertenti avvenuti durante una navigazione con due amici ed il proprio cane.
Ciò piacque a tal punto all’editore da decidere di tagliare tutta la parte nozionistica (di cui rimane giusto qualche approfondimento storico) trasformandolo così in quello che sicuramente è il testo umoristico inglese più conosciuto ed apprezzato.

Si legge tranquillamente in tempi brevi, questo volume non è impegnativo neanche nelle sue dimensioni. Invoglia al punto che alla fine del libro si va subito in biblioteca a vedere se è disponibile il seguito di questo libro: ovvero “tre uomini a zonzo”, gli stessi tre protagonisti impegnati in un giro in bicicletta per la Germania degli ultimi anni dell’800.

A chi consiglio questo libro: una lettura simpatica, senza dubbio consigliabile a tutti quelli che amino esplorare il mondo a bordo di un natante; che sia una canoa, un sit-on top, una barca a vela o una semplice barchetta a remi ci si ritrova pienamente nello spirito di avventura e nella voglia di bivaccare su una spiaggia con a fianco il proprio piccolo natante ormeggiato.
Forse da evitare ai più convinti animalisti: dal testo si evince che in quel periodo non era usanza aver molto rispetto per il regno animale; il cane compagno d’avventura raramente viene trattato col riguardo che merita, così come il resoconto di una lotta coi cigni fa abbastanza rabbrividire.