La scoperta delle sorgenti del Mississippi

Titolo: La scoperta delle sorgenti del Mississippi (nuova edizione 2021)
Titolo in lingua originale: La découverte des sources du Mississippi et de la Rivière sanglante
Anno prima pubblicazione: 1824
Autore : Giacomo Costantino Beltrami

Riedizione: Nuova edizione ampliata e illustrata a cura di Cesare Marino e Guido Chiesura
Prezzo: 20€
Anno: 2021
Editore: Edizioni Robin – collana la biblioteca del vascello
ISBN/EAN: 9788872747131

L’AUTORE

Giacomo Costantino Beltrami -Bergamo 1779 / Filottrano (AN) 1855- è stato un giovane giudice attivo nella vita politica dell’Italia filo napoleonica, cosa che gli procura qualche guaio con lo Stato Pontificio. Decide quindi di imbarcarsi per il nuovo mondo in una sorta di temporaneo auto esilio. Qui rimane affascinato dalla cultura delle popolazioni indigene ed effettua alcune esplorazioni la cui più famosa lo porta a scoprire le sorgenti del Mississippi; impresa che compie inizialmente aggregandosi ad una spedizione governativa e, nel tratto finale, in piena autonomia accompagnato da due nativi. Durante tale esplorazione impiega una canoa tradizionale indiana. Il volume in questione tratta proprio di questa impresa.

Beltrami era tra i pochi in quel periodo a considerare gli indigeni degli esseri umani con pari dignità rispetto agli europei, cosa che gli fece guadagnare grande stima dalle tribù Sioux e Chippewa con cui strinse poi forti legami. Scrisse anche il dizionario della lingua Sioux, testo che è tutt’oggi stampato ed utilizzato.
A grande riconoscimento dell’importanza storica di questo esploratore italiano gli USA dettero poi il nome di “Beltrami County” alla porzione del territorio del Minnesota che accoglie le sorgenti del Mississippi.

Una curiosità: studiosi di storia americana sostengono che Beltrami abbia conosciuto Fenymore Cooper e che proprio dai racconti del bergamasco quest’ultimo abbia preso ampia ispirazione per il noto romanzo “l’ultimo dei Mohicani”.

IL LIBRO

Questo volume, scritto in francese e pubblicato per la prima volta nel 1824, non fu tradotto in Italiano fino al 1955 e per una seconda ristampa si dovette aspettare il 2000.
L’edizione in oggetto, di giugno 2021, è stata ulteriormente arricchita sia da alcune illustrazioni (principalmente ritratti dei personaggi citati o immagini degli oggetti raccolti) sia da due lettere fino ad ora inedite se non in una pubblicazione inglese di fine anni ‘20. Si tratta di interessanti documenti che raccontano le fasi preliminari del viaggio: la travagliata traversata oceanica dall’Europa alle Americhe ed il viaggio “alla scoperta” di alcune neonate città e metropoli degli Stati Uniti d’America.

Se ci si aspetta di leggere una relazione asettica – quasi scientifica- riguardo l’esplorazione di questi vasti territori siamo del tutto fuori strada.
Questo è un diario, scritto in forma epistolare, nel quale l’autore vuole trasmettere le emozioni provate viaggiando in luoghi remoti ed incontrando popolazioni dallo stile di vita così diverso rispetto a quello delle persone benestanti europee. I discorsi sono influenzati dall’emotività dello scrivente al punto che è ovunque farcito da divagazioni che fanno riferimento talvolta alla mitologia greca e romana e talvolta alle vicissitudini politiche europee. Queste continue citazioni e rimandi rendono un po’ lenta la lettura per chi -come me- non è né un conoscitore della letteratura classica né uno storico.
A piè di pagina vi sono numerose note esplicative utili e necessarie alla comprensione di molti passaggi.
Vi è da dire una cosa: tra i molti aspetti minuziosamente descritti riguardo la vita e la cultura dei nativi non vi è purtroppo la canoa. Si nota un Beltrami profondamente toccato ad esempio dal ruolo della donna nelle famiglie indiane, affascinato dai riti e dalle credenze oppure incuriosito dalle tende nei loro accampamenti; sulla canoa però non vi è -purtroppo per noi- davvero nessun riferimento degno di nota.

A CHI CONSIGLIO

Ho scoperto la figura di Giacomo Costantino Beltrami leggendo i volumi di Lorenzo Molinari in un periodo in cui mi è nata una certa curiosità per la canoa canadese. E non potevo certo non approfondire la vita di un personaggio – tra l’altro bergamasco, quindi mio vicino di casa – che è stato tra i primissimi europei a far uso delle tradizionali canoe dei nativi americani.

Come detto non parla di canoa, e questa è stata per me una piccola delusione. Quindi se si cercano informazioni a riguardo non è un libro da prendere in considerazione. Nonostante ciò l’ho trovata comunque una lettura molto interessante. Sicuramente da consigliare se si desidera approfondire la figura di Beltrami(*) ma soprattutto permette di liberarsi da alcuni stereotipi che il mondo del cinema ci ha imposto riguardo la cultura e lo stile di vita degli indiani d’America. E’ anche interessante vedere com’era il nuovo mondo ancora quasi incontaminato nell’era pioneieristica dei primi trappers.

(*) da questo punto di vista forse sarebbe meglio leggere “A Pilgrimage in Europe and America” (1928) ovvero il libro che racconta l’intero viaggio tra Europa e nuovo mondo e che riporta, seppur in maniera meno approfondita, anche della risalita del Mississippi. Purtroppo il “Pilgrimage” non mi risulta sia mai stato tradotto in italiano ma, edito anch’esso in francese, sia stato tradotto poi pubblicato solo in inglese oltre che in lingua originale.
Tuttavia pare che -coincidenza fortunata- proprio nel 2021 ci sia stata una sorta di riscoperta del Beltrami in Italia, prova ne sono la pubblicazione di questo libro e l’aggiornamento delle esposizioni a lui dedicate presso la Biblioteca Angelo Mai di Bergamo (sede del suo archivio) ed il Museo Costantino Beltrami di Filottrano. Chissà mai che non esca a breve anche una riedizione italiana anche del “Pilgrimage”.