L’Argentario

Regione e provincia: Toscana – Grosseto
Tempo di percorrenza: 9 ore / una giornata
Distanza: 16nm

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Grado di difficoltà:

Madio – alto Serve un minimo di esperienza, una buona ed attenta pianificazione e tutte le dotazioni di sicurezza.

Descrizione delle difficoltà:

Nonostante l’assenza di traversate vi è da considerare il fatto che per alcuni tratti è impossibile sbarcare; sebbene vi siano comunque numerose spiagge in nessuna tra Porto Ercole e Porto Santo Stefano è possibile recuperare kayak ed attrezzatura. Presenza di barche di vario tipo (traghetti, motonavi turistiche, grossi yacht, diportisti, vele,…). 

Organizzare accuratamente il recupero dell’auto tra imbarco e sbarco dato che i mezzi pubblici (autobus) non sono per nulla affidabili.

Periodo consigliato:

Se si va d’estate, specie nei finesettimana, è meglio imbarcarsi presto quando c’è meno traffico in mare.

Punti d’imbarco:

Volendo fare il giro in senso antiorario a Porto Santo Stefano è comodo imbarcarsi poco oltre la sede della Misericordia, prima dell’inizio della ZTL. Da qui si evita di dover attraversare l’ingresso di Porto Santo Stefano. Parcheggiare sulle strisce blu è parecchio costoso (2,5 €/h) ma ci sono servizi a giornata a 10€. Il problema è che si è vincolati ai loro orari (aprono alle 7 e chiudono alla 20). Valutare la possibilità di fare il giro in senso antiorario dato che che a Cala Galera il parcheggio è libero non si hanno problemi di orario. Dalle indicazioni che abbiamo raccolto il punto più pericoloso è Punta Lividonia (l’estremo nord dell’Argentario, proprio nei pressi di Porto S. Stefano dove da metà mattina è più facile trovare vento ed onda).


Descrizione:

Siamo partiti con l’idea di fare Porto S. Stefano – Porto Ercole imbarcandoci alle 7 (per questioni di parcheggio, altrimenti saremmo partiti prima). Come punto di non ritorno avevamo pianificato l’isola rossa alle ore 12:00. Se a mezzogiorno non fossimo stati li saremmo tornati indietro. Poi abbiamo dovuto proseguire oltre Porto Ercole perchè il 2 giugno è festa e ci sono le strade chiuse per cui sarebbe stato impossibile recuperare i kayak. Siamo sbarcati nella spiaggia subito dopo il porto di Cala Galera, circa 1nm dopo Porto Ercole proprio all’inizio del tombolo della Feniglia.

In tutto il tratto di costa dell’Argentario ci sono parecchie spiaggette raggiungibili solo dal mare su cui è bello fermarsi per fare un bagno lontano dalla ressa delle spiagge più frequentate.

La navigazione è semplice, essendo un periplo basta sempre costeggiare, non ci sono traversate e non si può sbagliare direzione; comunque è bene tenere il punto sulla  mappa per farsi i propri calcoli di tempi e distanze per essere certi di essere in grado di arrivare a destinazione in tempo utile. Ricordo l’impossibilità di sbarcare in punti intermedi e rientrare con mezzi alternativi a meno di non abbandonare kayak ed attrezzatura in spiaggia ed arrampicarsi lungo i ripidi sentieri che portano alla strada – in molti tratti sterrata – che corre lungocosta in quota.