Isole Borromee ed eremo di S. Caterina – anello da Laveno

Regione e provincia: Lombardia/Piemonte – Varese / Verbania.

Tempo di percorrenza: 6h circa (compresa sosta per pranzo e giro a piedi sull’Isola dei Pescatori)

Distanza:
10nm

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Grado di difficoltà:
due traversate piuttosto lunghe (2nm Cerro – S. Giovanni e 1,6nm Stresa – S. Caterina) e 2 più corte (entrambe da circa 1nm da S.Giovanni – Isola Madre ed Isola Madre – Isola dei pescatori) è necessario un minimo di esperienza e tutta la dotazione di sicurezza.



Descrizione delle difficoltà:
Come tutti i grandi laghi può mettere in difficoltà, non sono rari venti anche forti che rendono difficoltosa la navigazione. In bella stagione (primavera/estate) il lago è molto trafficato da batteli turistici di piccole dimensioni ma molto frequenti (Isole borromee ed eremo sono le attrazioni turistiche principali di questo lago). I traghetti di linea più grandi hanno rotte piuttosto lontane da questo percorso (almeno per quanto ho visto, non conosco questo lago bene come il Lario). Occhio al meteo ed ai venti tipici.

La costa non è mai selvaggia e non mancano punti di sbarco su tutto il percorso (se non nel brevissimo tratto nelle immediatissime vicinanze di S. Caterina).

Periodo consigliato:
Teoricamente tutte le stagioni ma essendo appunto una meta turistica molto ambita eviterei i finesettimana da primavera inoltrata a fine estate sia per una questione di affollamento a terra che per una questione di traffico in acqua.

Punti d’imbarco:
Comodo parcheggio con relativo imbarco a Cerro di Laveno nei pressi del porticciolo. Parcheggio a pagamento in alta stagione e gratuito il resto dell’anno. Sicuramente si possono trovare punti ugualmente comodi sulla sponda piemontese o nei pressi di Laveno.



Descrizione:

Un itinerario ad anello di circa 10 nm nella parte centrale del Verbano:

Da Cerro si parte subito con la traversata più lunga con punto di mira l’isola di S. Giovanni; all’inizio si distingue a fatica dalla terraferma di cui si nota la punta di Verbania (ottimo punto di riferimento), la rotta da tenere è 305. L’isola è privata e non visitabile.

Da qui alla sponda di Stresa la traversata viene spezzata dall’isola Madre che sta circa a metà strada, questa volta ben identificabile. Nei pressi di Stresa, vicine tra loro, Isola dei Pescatori ed Isola Bella sono separate da uno scoglio piccolo ma incredibilmente ricco di vegetazione.

Le isole Madre e Bella sono visitabili su prenotazione e previo acquisto del biglietto.

Interessante e libero è sicuramente lo sbarco sulla parte nord dell’Isola dei Pescatori sia per riposare e fare uno spuntino sia per fare una passeggiata tra gli stretti vicoli.

Dalla punta sud dell’Isola Bella volendo andare direttamente a S. Caterina si fa rotta 290° facendo però una lunghissima traversata di circa 3nm. Conviene quindi allungarsi sulla sponda piemontese fino alla punta che si vede a sud di Stresa ed attraversare da li. Rispetto al taglione isola-eremo si allunga il percorso di meno di 1nm sottocosta ma la traversata effettiva si riduce a 2nm (rotta circa 090° , la parete rocciosa su cui sorge l’eremo è ben riconoscibile).

Da sotto l’Eremo di S. Caterina del sasso (attenzione che anche qui c’è un attracco per i battelli) in poco tenmpo costeggiando verso nord si ritorna al punto di partenza.