Sea Kayak Design 526

Marca: Sea Kayak Design
Modello: 526
Dimensioni: lunghezza 526cm, larghezza 53cm, volume totale 267l, peso a vuoto 24-25kg (il peso può varirare a seconda della costruzione e dell’allestimento)
Uso: turismo mare, uscita giornaliera
Taglia: unica versione 
Materiale: composito
Costo: 1850€ (prezzo 2021)
Made in: Italia da diversi costruttori a seconda del periodo

Mi ero ripromesso di scrivere recensioni solo di materiali ed attrezzature che ho usato e stra usato in situazioni diverse… ed ecco qui che faccio un’eccezione per questo kayak.

Non lo conosco bene nel senso che non ci ho mai fatto navigazione (e non intendo farcene – poi spiegherò pechè) ma, dopo un primo approccio deludente, ho iniziato ad apprezzarlo e negli ultimi periodi è diventato la mia prima scelta quando vado al CK90 per passare un’oretta o due in acqua a fare esercizi e giochi vari.

immagine del produttore

Caratteristiche costruttive e dotazioni:

Sulla qualità dei materiali e sulla resistenza non posso parlarne che bene;  nel club vi sono kayak in vetroresina decisamente più recenti con già dei problemi mentre gli SKD con all’attivo parecchi anni di uso più che intensivo risultano ancora perfettamente in ordine. Solo gli elastici allentati ed il gelcoat non più lucidissimo ne tradiscono l’età.
Vi è però da dire che l’azienda cura la parte di progetto e vendita mentre la produzione è demandata a terzi. Negli anni, a quanto ne so, vi è stato più di un costruttore (sempre e comunque made in Italy). Comunque non mi è mai capitato di raccogliere lamentele a riguardo.

Il kayak che utilizzo è in vetroresina mentre attualmente viene proposto in Kevlar – Carbonio sottovuoto con un prezzo davvero molto, molto invitante.

Lo scafo ha una V non estrema ma che si fa sentire bene se non si è abituati a questa tipologia di kayak. Non ha rocker e sia la poppa che – soprattutto- la prua sono affusolate e con degli slanci i quali riducono non di poco la linea di galleggiamento contribuiendo sicuramente a definire il carattere dell’imbarcazione.

Carattere che si evidenzia anche e soprattutto grazie al suo basso volume di soli 267l totali.

I gavoni di serie sono tre: anteriore con tappo tondo, posteriore ovale e day hatch.

Ovviamente dato lo scarso volume lo spazio è un po’ quello che è. Ci si riesce in qualche modo a far stare materiale per un bivacco leggero estivo di una nottata volendo ma se dobbiamo avere scorte extra di acqua o vestiario voluminoso comincia ad essere problematico.

Non ho mai avuto modo di provarlo con carico pesante, ritengo comunque evidente che non sia un kayak concepito per questo utilizzo.

Nel day hatch ci si riesce ad infilare le bottigliette di plastica da mezzo litro ma già un thermos diventa troppo ingombrante per il ridotto spessore. Su questo gavone c’è da notare un piccolo dettaglio: il boccaporto non è proprio al limite laterale della coperta bensì leggermente spostato verso il centro; ciò non ne facilita  per nulla l’accesso in navigazione specie con condizioni diverse dalla calma piatta. Con onda e vento (ma anche solo in inverno) non mi sono mai fidato a girarmi per recuperare la borraccia senza farmi zatterare; sono certo che le probabilità di finire in acqua non siano poche.

Completano l’allestimento standard una ben studiata dotazione di elastici e cime perimetrali con maniglie ad oliva. Dietro al pozzetto ci sono elastici nelle posizioni utili a fissare la pagaia durante la risalita con il paddle-float; evidentemente il progettista ha preferito dare priorità a questo accessorio di sicurezza sacrificando la comodità di uso del day hatch anche se non è certo un kayak che si rivolge ad una clientela di canoisti inesperti.

Essendo un prodotto artigianale credo vi sia un certo margine di personalizzazione; non a caso se ne vedono in giro con diversi modelli di puntapiedi, seggiolino oppure con integrazione di pompa Henderson (in coperta si nota la predisposizione) o pocket hatch. Anche lo skeg credo sia un optional a richiesta.

Comportamento in acqua:

Appena ci si imbarca si nota subito la coperta anteriore bassa. Essendo abituato a kayak dal volume decisamente più importante si ha proprio l’impressione di stare IN acqua e non sull’acqua.

Il pozzetto è un simil key hole anche se poco pronunciato, più simile ai classici “vecchi” pozzetti dei kayak da mare con cui mi risulta impossibile entrare o uscire a cavalcioni. Non il massimo della comodità.
In primavera 2021 l’azienda ha fatto il restyling di tutta la linea adottando un pozzetto con mastra più lunga  simile alle proporzioni e dimensioni dei keyhole degli altri marchi; purtroppo -per ora- il 526 sembra esente da questa miglioria.

Lo spazio interno è quello che ci si aspetta da un kayak basso volume, una corporatura come la mia col 43 di piede ci sta al pelo. Purtroppo avendo il problema noto come “schiena rigida come un paracarro” soffro le lunghe permanenze all’interno di questa tipologia di barca e sono costretto a limitare l’uso a poche ore o con frequenti lunghi sbarchi; motivo per cui non lo userei per navigazioni o escursioni strutturate.

Conosco comunque persone di corporatura minuta che lo impiegano con soddisfazione anche in uscite di più giorni e lo trovano confortevole anche navigandoci molte ore senza sbarchi intermedi.

In acqua è molto reattivo, la stabilità primaria è tutto sommato buona mentre la secondaria ottima. Ci si rilassa in appoggio alto con movimenti della pagaia davvero molto molto lenti lasciandosi cullare dall’acqua.
E’ un kayak che invoglia a manovrare impiegando altissimi angoli di inclinazione; è reattivo e divertente al punto da indurre ad esagerare ed è proprio li che, quando credi di averlo domato e ti distrai abbassando la guardia, capita che ti faccia ritrovare a testa in giù.

Comunque il roll col 526 è davvero un piacere per cui, se l’acqua non è troppo fredda, poco male!

La velocità di crociera è buona, l’accelerazione ottima.
Ha una grande stabilità direzionale; forse questo aspetto l’avrei gradito un po’ meno prediligendo la manovrabilità.
Basta comunque metterlo sul fianco per “uscire dal binario”.

Per quanto ho potuto constatare con condizioni meteo non estreme, si gestisce bene anche senza skeg.

Con l’ondina di lago, non troppo alta ma estremamente corta e ripida, diventa davvero divertente; la prua tende a tagliare la parte superiore facendo capire il concetto di “wet navigation” a cui fanno spesso riferimento certi canoisti inglesi sui loro siti.

Lo scafo è davvero molto sensibile ed ogni minima increspatura viene percepita dal canoista rendendo ancora più stretto il contatto tra kayaker ed acqua.

La coperta posteriore bassa agevola la risalita con le varie tecniche (a T, cowboy, paddle-float ma anche con la sola pagaia perpendicolare).

Conclusioni:

In alcuni kayak capita di sentirsi come ci si sente quando si è nel salotto di casa a conversare amabilmente con un vecchio amico. Con il 526 ci si sente come in compagnia di un adolescente iperattivo che alle 2 di notte vuole portarti a suonare i citofoni per poi scappare di corsa.
Difficile pensare di annoiarsi; basta una boa e subito nella testa si disegna una traiettoria tortuosa da percorrere spostando il baricentro al limite del ribaltamento per manovrare.

Un kayak che invoglia a ripassare i salvataggi, i rientri e la tecnica più in generale. Senza pensarci ci si ritrova anche a fare dei giochi che hanno il solo scopo di farti finire in acqua per combattere la calura estiva come quando ti metti in piedi sul seggiolino sbeffeggiando chi da riva sta provando il suo nuovo SUP.

Il 526 non è un kayak per principianti, non è adatto per i viaggi e, visto che non è tra i più manovrabili in senso assoluto, non è neanche un kayak da gioco in senso stretto.

Trovo sia un’ottima barca per le uscite di mezza giornata o poco più dove si vuole alternare un po’ di navigazione a delle sane e divertenti birbonate.
E’ un ottimo kayak scuola anche per chi – già con un po’ di esperienza – cerca uno scafo reattivo per perfezionare le varie tecniche.

Basta accettare il fatto che possa ad un certo punto bagnarti la testa per permettergli di stamparti in faccia un sorriso da ebete anche nei più noiosi pomeriggi di agosto.

Link al sito del produttore: https://www.seakayakdesign.it/prodotti/